Un giorno mi suona il cellulare, ricevo una chiamata in inglese nella quale viene chiesta la mia disponibilità a partecipare alla Makerstown a Bruxelles, una fiera per i makers.
Ci scambiamo qualche mail e qualche form compilato e scopro di essere stata scelta, insieme ad altri soli 50 makers provenienti da tutta Europa, per tenere uno stand tutto mio alla Makerstown.
Mi hanno trovata online un po' per caso, sono rimasti colpiti dalla mia storia, dalla mia esperienza al MIT e soprattutto dal fatto che insegno robotica ai bambini.
[bctt tweet="I miei #corsi e le mie attività con #bambini e #ragazzi alla #makersTown di #Bruxelles grazie a @ThinkYoungTW. @ofpass1on @frao92" username="valeriacagnina"]
Figuratevi la mia felicità nell'apprendere che qualcuno mi segue persino dall'estero.
Ci siamo accordati: io avevo a disposizione uno stand per fare attività coi bambini e potevo organizzarmi come meglio credevo.
Quando siamo arrivati lì ho scoperto che solo Google e Icub avevano uno stand grande come il mio. Gli altri erano tutti più piccoli!
Arriva il giorno della partenza e io e Leonardo, dopo aver parlato agli Stati Generali dell'Innovazione di Bergamo, partiamo alla volta di Bruxelles per una giornata piena, intensa e ricca di emozioni.
Abbiamo allestito lo stand e i primi visitatori hanno cominciato ad arrivare. Anche gli adulti erano incuriositi dalla mia frutta che suonava, dai robot che ballavano, dalle rane con i led,... ma non tutti avevano voglia di "sporcarsi le mani", sedersi lì per terra con noi e sperimentare, così hanno preferito guardarci dall'alto.
[bctt tweet="Frutta che suona e #robot che ballano alla #makerstown di #bruxelles. @ThinkYoungTW @ofpass1on @frao92" username="valeriacagnina"]
I bambini invece erano prontissimi a giocare e divertirsi e subito si sono seduti con noi, super entusiasti e dopo aver provato tutte le nostre attività, ci chiedevano se ce ne fossero altre!
Sia i bambini più piccoli che i ragazzi della mia età erano affascinati dalla robotica che sperimentavano.
E' stato bellissimo cimentarsi con le spiegazioni in inglese. La maggior parte dei bambini frequentavano scuole internazionali e provenivano da qualsiasi parte del mondo, bambini che a 8 anni parlano 4 lingue e passano da una all'altra con una naturalezza incredibile! Quante possibilità in più!
Sono venuti allo stand anche diversi insegnanti che mi hanno fatto tante proposte diverse per insegnare a costruire dei robot e far sperimentare queste strumentazioni ai bambini delle loro classi.
A fine giornata anche diversi adulti si erano seduti con noi per terra a provare! Vedere signore coi tacchi e uomini in giacca e cravatta dimostrare entusiasmo è stata una bella soddisfazione!
Cosa c'è di più bello che poter mettere in pratica e sperimentare coi bambini le mie più grandi passioni? Vi confesso che un po' di preoccupazione c'era... quando mi hanno parlato di numeri, la paura di non essere all'altezza, di non riuscire ad accontentare tutti, di dimenticare qualche materiale.
Non è così facile organizzare una fiera e pensate che sono passati alla MakersTown più di 1500 persone!
Sono arrivati anche Andrea e Luca, gli organizzatori dell'evento, mi hanno raccontato di aver cercato la mia storia e di essere rimasti colpiti dalle mille attività che già avevo fatto nonostante i miei 16 anni. Pensate che hanno già in mente mille altri progetti da propormi!
Si ferma poi un ragazzo polacco di una startup, vede che utilizzo anche Ozobot con i bambini (è stato inventato in Polonia!) e dopo essere rimasto a bocca aperta davanti a tutto quello che faccio coi bambini, mi ha regalato un kit della sua strumentazione, chiedendomi di provarlo con i bambini dei miei corsi!
A Makerstown ho creato tantissime connessioni, chissà quali strade mi apriranno!
Torno carichissima da questa nuova esperienza e prontissima ad affrontare nuove sfide e nuovi progetti!
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