Una mail, una delle tante, con scritto 'Ti vorremmo premiare come Tecnovisionaria'.
Cerco online e scopro che è un premio fantastico che ha ricevuto persino Samantha Cristoforetti. Figuratevi il mio stupore!
Tecnovisionarie è un premio che viene attribuito ogni anno a persone che nella loro attività professionale hanno testimoniato di possedere visione, privilegiando l'impatto sociale, la trasparenza nei comportamenti e l'etica.
Cosi mercoledì scorso, esco da scuola e vado a Pisa! È la nostra serata di premiazione!
La location è splendida.
Si comincia con un breafing tra noi 7 premiate e ho la possibilità di conoscere persone con storie molto interessanti, grandi donne che stanno cambiando il mondo!
Mi hanno colpito particolarmente due storie.
Quella di Paola Ricciardi Castagnoli una donna scienziata che ha passato la sua vita all'estero per poi ora tornare e portare valore in Italia cercando di creare le condizioni accattivanti per cui i cervelli in fuga possano rientrare!
La storia che più mi ha colpito è stata quella di Amy Kerdok.
Una ragazza californiana che ha progettato un robot medico che opera con più bracci per fare interventi meno invasivi possibili.
Ci siamo conosciute, mi ha raccontato la sua storia e io gli ho raccontato la mia e... indovinate un po'? Mi ha invitato in California a vedere la sua azienda con tutti i robot anche molto più sviluppati di quello che ha portato qui in Italia.
Appuntamento obbligato del mio prossimo viaggio in California a dicembre!
Ma torniamo al Premio al Festival Internazionale della Robotica come Tecnovisionaria.
Il mio era una menzione speciale per la robotica educativa.
Assegnato per la mia determinazione, coraggio e voglia di fare e per come insegno la robotica a bambini e ragazzi.
Nelle motivazioni si legge: ha saputo superare i limiti della propria giovanissima età e costruire, nel senso più concreto del termine, la propria personale visione di futuro'.
È stato per me un vero onore ricevere questo premio, una bellissima serata, tante connessioni e... un po' di freschezza tra professori universitari e rettori delle università.
La scuola che sogno io e che un po' cerco di attuare con i miei corsi di robotica, è riuscita a contaminare un po' anche a Pisa!
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